LA RIABILITAZIONE DELLA SETTIMANA: “AUGUSTO PINOCHET”

Con la rubrica “il capro espiatorio della settimana” abbiamo cercato di soddisfare l’esigenza della nostra società di individuare capri espiatori sempre nuovi, ma è sufficiente? No, non è sufficiente manco per il cazzo, perché se è vero che abbiamo bisogno di nuovi cattivi è anche vero che dobbiamo riabilitare quelli vecchi. “Perché?”, chiederete voi, è molto semplice, come tutti sanno è sbagliando che si impara, ma una volta che abbiamo imparato cessiamo di sbagliare e quindi di imparare, è la solita storia di quell’animale che si morde la coda, che alcuni sostengono si tratti del serpente, altri del cane, altri del gatto, che poi va a finire che nella confusione generale il cane mode la coda del gatto che a sua volta la morde al serpente, che a sua volta morde quella del cane che muore avvelenato, il tutto per colpa di un topolino che al mercato mio padre comprò.
È questo che volete? Sono certo di no, ma allora come se ne esce? Basta dimenticare quello che abbiamo imparato in modo da poter sbagliare di nuovo e quindi imparare dai nostri errori ecc…
Se siete scettici sappiate che lo siamo anche noi, ma questo è l’andazzo generale e allora tanto vale adeguarsi.
La riabilitazione di questa settimana è

 

AUGUSTO PINOCHET

Accuse infondate a Pinochet:

Pinochet è stato accusato di essere un dittatore solo perché era salito al potere in Cile con un colpo di stato e aveva instaurato un regime autoritario e sanguinario. Secondo i suoi detrattori durante il suo governo della durata di 17 anni egli fu responsabile della morte di oltre 3000 oppositori politici su 130.000 arrestati in maniera arbitraria, lo si accusa inoltre di sistematiche violazioni di diritti umani, ad esempio pare che i dissidenti venissero frequentemente torturati. Detto così può effettivamente sembrare un modo di comportarsi molto maleducato, ma se facciamo lo sforzo di chiamare tutto ciò con il nome di “attività di intrattenimento alternativo” noteremo che suona molto più innocuo e rassicurante.

Perché era una brava persona:

Il golpe guidato da Pinochet, durante il quale venne destituito e ucciso il presidente democraticamente eletto Salvador Allende, fu baldanzosamente appoggiato dagli Stati Uniti, che come tutti sanno sono la più grande democrazia del mondo e sono i buoni, per cui se favoriscono l’uccisione di migliaia di persone lo fanno indubbiamente a fin di bene, magari proprio per evitare che le uccidano gli altri, i cattivi.
Se questo non bastasse sappiate che Pinochet era benvoluto anche dal beato Giovanni Paolo II, che ha in più occasioni manifestato solidarietà verso il nostro, quando venne arrestato in Gran Bretagna per essere estradato in Spagna ad esempio il Papa gli scrisse per manifestargli solidarietà e fece pressioni sulle autorità inglesi per bloccarne il processo di estradizione. Wojtyła inoltre scrisse al “dittatore” cileno anche per porgergli gli auguri in occasione delle sue nozze d’oro, impartendogli, come si legge dal telegramma, una “benedizione apostolica speciale”.
Se ancora queste informazioni non bastano a farvi gridare “Pinochet santo subito!” aggiungeremo che:
Il suo nome “Augusto” vuol dire “consacrato dai sacerdoti, onorabile”, tenete conto inoltre che Pinochet è nato il 25 novembre, questo fa di lui un Sagittario e quindi come si legge sui siti specializzati: “È spesso euforico ed è sempre cordiale. Va da se che, nei rapporti con gli altri, può essere definito gioviale!”, questo malgrado: “Dal punto di vista del corpo umano, il segno del Sagittario è collegato al bacino e all’osso sacro. Per questo motivo, il Sagittario può soffrire di dolori al nervo sciatico o di cellulite all’altezza delle cosce”.
Altri punti a favore di Pinochet sono il suo cognome che ha un’assonanza con “Pinocchio”, personaggio molto amato da grandi e piccini e il fatto che fosse indagato, (e quindi un povero passerottino perseguitato dalla giustizia politicizzata), non solo per il suo hobby di commettere crimini contro l’umanità, venne infatti accusato anche di frode, appropriazione indebita di fondi e corruzione, anche se fortunatamente morendo riuscì a sfuggire a tutti i processi, fatta eccezione per quello di putrefazione.

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