Jeff Rimberg e i racconti per bambini

Jeff_rimberg_gallinacei

I tre gallinacei disegnati da Danilo di 7 anni

Siamo lieti di raccogliere sul nostro sito e senza apportare alcuna correzione i racconti di Jeff Rimberg, autore per bambini sconosciuto ai più.

Jeff Rimberg nasce a Londra 1945. Negli anni ’60 inizia a scrivere racconti in italiano, ma non riesce a trovare editori disposti a pubblicarlo, ne in Inghilterra e neanche in Italia dove Gianni Rodari era molto amato. Su Rimberg sappiamo che visse in isolamento, alcuni dicono che covasse un uovo di cementite regalato da alcuni amici.

I tre Gallinacei

In un bosco nella provincia, in una casetta che ricorda un’ antica abbazia, si racconta di un mostro gigante che divorava le persone a ritmo di Twist.
Questa storia effettivamente troppo violenta la racconterò un altra volta, quindi vi racconto di una piccola ditta vinicola sempre nella provincia e di una casetta dove vivevano tre gallinacei di razze differenti che amavano travestirsi da orsi.
Un giorno i tre burloni, detti anche gallinacei che si travestivano delle volte senza preavviso da orsi, tornarono a casa, ovviamente erano vestiti da orsi.
Appena entrati nell’abitazione il primo disse: “ma nta che nequo”, il secondo disse: “chelto che molco” e l’ultimo disse:
“qualcuno a dormito nella mia minestra”.
Passarono i minuti e forse i giorni, rimasero immobili a guardare le loro tazze che contenevano nequo, molco e minestra, poi decisero senza preavviso, come era loro abitudine, di andare in camera. Il primo gallinaceo disse: “ma ntho che musquo”, il secondo disse :”childo che malchinu” e l’ultimo: “qualcuno a mangiato il mio letto”.
Tutto d’un tratto circa otto nove dieci giorni a seguire dai tragici eventi, furono tutti e tre ritrovati uccisi nella propria casa.
Tutto questo a causa della pessima abitudine di non dare preavviso dei loro movimenti.

La medusa e il Picchio

Una forbicicchia finì sotto il mobile, iniziò a disperarsi e a muovere la testa fino a quando gli si staccò e per un attimo comprese la favola della Medusa e del Picchio di Jeff Rimberg.

Una Medusa era sta catturata da dei bambini, o meglio, la Medusa credeva che fossero tali, infatti, del resto, i bambini non erano bambini, ma tavolini che per puro caso erano caduti contemporaneamente in acqua e avevano rinchiuso la povera Medusa in un quadrato di prigione.
La Medusa non smetteva di urlare: “AAEMTHE AemTHE” fino a quando un Picchio non sentì le sue urla di disperazione, volò da lei e la beccò con tutta la forza che aveva. La Medusa morì e il Picchio soddisfatto di ciò che aveva fatto, decise di diventare presentatore televisivo.
Non ebbe successo e morì in solitudine.

I pomodori farabutti.

In un paese lontano, alcuni enormi pomodori assaltavano le diligenze e derubavano le banche del regno. Un giorno il Re decise di intervenire, si vestì in modo bizzarro e si nascose dietro un angolo. Dopo due giorni il Re si dimenticò dove era e chi fosse. Tutti iniziarono a chiamarlo Marcello. I pomodori si trasferirono nel regno vicino e quel paese lontano abitato da milioni di persone fu cancellato da tutte le mappe. Ecco cosa accade a vestirsi con panni non propri o a cibarsi del cibo degli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *